(https://i.postimg.cc/WbcC2YTv/baby-20339-1280.jpg)
Il reflusso gastroesofageo nei neonati è una condizione molto più comune di quanto si possa pensare. Secondo le stime, ne soffre circa il 50% dei bambini nei primi mesi di vita, e spesso questo fenomeno può creare ansia nei genitori, soprattutto se si presenta in modo frequente o con sintomi evidenti. 😟
Ma cosa si intende esattamente per reflusso nel neonato? Si tratta di episodi in cui il contenuto dello stomaco (latte, succhi gastrici) risale nell'esofago e può arrivare fino alla bocca del piccolo. Questo accade perché nei neonati il sistema digestivo non è ancora completamente sviluppato, e uno dei principali responsabili è lo sfintere esofageo inferiore, un piccolo anello muscolare che nei primi mesi non funziona ancora perfettamente.
📌 Cos'è lo sfintere esofageo inferiore e perché è importante?
Lo sfintere esofageo inferiore è una valvola naturale situata alla base dell'esofago, proprio dove inizia lo stomaco. Il suo compito è quello di aprirsi per far passare il cibo ingerito e poi richiudersi subito dopo per evitare che i succhi gastrici risalgano verso l'alto.
Nel neonato, questa valvola spesso non si chiude in modo efficace, e questo permette ai liquidi contenuti nello stomaco di risalire causando il rigurgito. Questo non è da considerarsi un malfunzionamento grave, ma una fase transitoria dello sviluppo. 💡
🧾 Cause principali del reflusso nel neonato
Il reflusso è quasi sempre una conseguenza di un sistema digestivo immaturo. Tuttavia, possono esserci anche altri fattori che contribuiscono:
➡️ L'ingestione di aria durante la poppata
➡️ La posizione supina dopo il pasto
➡️ L'alimentazione troppo veloce
➡️ Porzioni di latte troppo abbondanti
➡️ Costituzione fisica del neonato (bambini più minuti o prematuri sono più predisposti)
Un neonato che poppa in fretta e piange molto può ingerire aria, provocando gonfiore addominale e aumentando la probabilità di rigurgito. Anche la postura è fondamentale: un neonato che viene subito messo sdraiato dopo aver mangiato è più soggetto al reflusso rispetto a uno tenuto in posizione eretta per alcuni minuti.
🔍 Come distinguere il reflusso fisiologico da quello patologico
Esiste una distinzione importante da fare tra il reflusso fisiologico e il reflusso patologico.
Il reflusso fisiologico è normale e non è preoccupante: si manifesta con piccoli rigurgiti, senza disagio evidente per il bambino.
Il reflusso patologico, invece, può essere più intenso, accompagnato da dolore, irritabilità e problemi nella crescita.
I segnali da monitorare con attenzione sono:
➡️ Pianto frequente dopo i pasti
➡️ Rigurgiti acidi con odore sgradevole
➡️ Tosse persistente, soprattutto notturna
➡️ Disturbi del sonno 😴
➡️ Rifiuto del cibo o poppate interrotte spesso
➡️ Scarso aumento di peso
Se il bambino presenta uno o più di questi sintomi in modo regolare, è opportuno parlarne con il pediatra.
🛠� Cosa fare a casa: consigli pratici per gestire il reflusso
Nella maggior parte dei casi, il reflusso si risolve spontaneamente entro i 9-12 mesi. Tuttavia, ci sono piccoli accorgimenti quotidiani che possono ridurre notevolmente i sintomi e migliorare il benessere del bambino.
Ecco le strategie più efficaci:
➡️ Poppata calma e rilassata: creare un ambiente tranquillo, senza fretta, per evitare che il bambino ingoi troppa aria
➡️ Non aspettare che il neonato sia troppo affamato: un bambino affamato mangia in fretta e aumenta il rischio di rigurgito
➡️ Tettarelle anticolica: utili per chi usa il biberon, perché aiutano a ridurre l'aria ingerita 🍼
➡️ Igiene nasale prima del pasto: facilita la respirazione dal naso e impedisce che il piccolo succhi aria dalla bocca
➡️ Tenere il neonato in verticale per almeno 20-30 minuti dopo la poppata
➡️ Sistemare il fasciatoio con una leggera inclinazione, così che il bambino non sia completamente disteso dopo il cambio
🛏� La posizione supina è fondamentale
Una delle raccomandazioni più importanti è quella di far dormire il bambino in posizione supina, ossia a pancia in su. Questa è la posizione più sicura anche in presenza di reflusso, contrariamente a quanto sostenevano le generazioni passate. ❗️
Perché? Perché in caso di rigurgito, il neonato è perfettamente in grado di espellere il contenuto senza aspirarlo, grazie alla struttura delle sue vie aeree.
➡️ Dormire sul fianco o a pancia in giù aumenta invece il rischio di soffocamento e di aspirazione di latte nei polmoni, condizione nota come "ab ingestis".
I bambini devono dormire sempre in posizione supina!
📞 Quando consultare il pediatra
Anche se il reflusso è spesso benigno, ci sono casi in cui è importante rivolgersi al medico. 💬
➡️ Se i rigurgiti diventano molto frequenti e intensi
➡️ Se il bambino cresce poco o per niente
➡️ Se mostra segnali di dolore durante o dopo la poppata
➡️ Se il reflusso è accompagnato da febbre, tosse cronica o inarcamento della schiena
In questi casi, il pediatra potrà valutare se eseguire accertamenti specifici o se è il caso di intervenire con trattamenti mirati, che possono includere modifiche alimentari o, raramente, farmaci specifici.
❤️ Conclusioni: affrontare il reflusso con serenità
Il reflusso del neonato, pur essendo un'esperienza stressante per molti genitori, è nella maggior parte dei casi un passaggio naturale dello sviluppo. Richiede pazienza, attenzione ai segnali del piccolo e alcune buone pratiche quotidiane.
Ogni bambino è unico: alcuni smettono di rigurgitare nel giro di pochi mesi, altri hanno bisogno di più tempo. L'importante è non colpevolizzarsi e, se serve, chiedere aiuto al pediatra di fiducia.
Con amore, osservazione e un po' di esperienza, anche questo momento passerà. 🌈
Il tuo bambino crescerà più forte, e tu più consapevole! 💪